Dicono di me
Il giudizio più importante viene dal pubblico che visita le mie mostre: persone di diverse estrazioni culturali, che entrano in relazione con le immagini e la propria esperienza di natura; vieni a visitare una mostra e vedrai pubblicati i più significativi commenti in questa sezione:
Eccellente fotografa naturalista, "provocatrice" di amore per la natura. ACLI Piedicolle, ACLI Provinciali di Perugia: 24 giugno-5luglio 2014, XXXV edizione, Maison Eva Fazi.
DUE FOTO DI FRANCESCA PREMIATE TRA LE PRIME 10 IN ITALIA: Il dono ricevuto per il 7° e 8° premio è un Melo "Albero della Bontà": Albero antichissimo che dona buoni frutti a chi, con cura e amore, lo accudisce. Melo finemente traforato ed inciso in similoro dorato, sospeso nella luce, diviene simbolo universale della bontà di chi dona i suoi frutti per il bene comune.
Le immagini premiate sono: Contrasto; e Vigneti in autunno.
Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, Riva del Garda, 16-18 maggio 2013
Note a margine
Ho ritrovato Francesca solo poche settimane or sono; compagne di Università con Chiara, il ricordo di quel volto sottile dall’occhio attento e l’espressione schiva, come gelosa di un suo mondo segreto, si era allontanato nel tempo, confuso ai tanti di diverse giovinezze vissute con figli di diverse età. L’ho ritrovato come era e al primo suo mostrarmi le immagini captate è stato facile intuire le sacre feu che sin da allora l’animava e la maturità ha fatto divampare. Luci, angolazioni, particolari, tecnica evidenziano l’intelligenza e la forza interiore con cui si batte per il richiamo alla Natura.
Età molto difficile quella che viviamo, specie nell’umano rapporto con la natura, età segnata dalla continua declamazione del rispetto che le dobbiamo e, contemporaneamente, dalle quotidiane aggressioni che la mutilano.
Abbiamo accolto con gioia le immagini di Francesca al MOO per l’attenzione rivolta al rapporto uomo-mondo vegetale, soggetto a noi caro, attestato per la vite e l’olivo dai due musei e dalla vasta documentazione riguardante la continuità di esso nella storia dell’umano cammino.
Ho molto amato la fotografia e negli anni dell’allestimento museale ne ho largamente praticato l’uso a documentazione di tecniche e usanze: oggi mi rendo conto di avere sovente e inconsapevolmente captato le ultime frange di un mondo i cui modi di agire nel corso delle res agricolae grazie alla sua odierna mitizzazione sono divenuti gestualità sacrale.
Il colore venne dopo e gli scatti di Francesca attestano la odierna portata. Sapiente fotografa naturalista, nei suoi pannelli rende immediata, tangibile, la natura appenninica e mentre i quattro elementi indicati dai paesaggi – acqua, aria, terra, fuoco – evocati con la forza della realtà e la suggestione della poesia, concedono a disquisizioni rinascimentali, l’imposizione del rispetto alla Natura risulta immediata.
Il mondo animale, captato dalla lepre che guarda attenta ma a distanza il contadino intento al lavoro alle papere natanti felici, ignare degli azzichi di per se stessi richiamo all’uomo ingannatore, dagli uccelli in volo alle fiorite pronte ad accogliere api, anima paesaggi superbi, suscitando profondo amore e ferma volontà di difesa. È una grande lezione di vita che trova nell’intelligente sintesi del pannello volto a grandi e piccini il più felice invito a conoscere.
Brava Francesca!
Maria Grazia Marchetti Lungarotti, Presidente della Fondazione Lungarotti